Salute digitale LGBTQ+
In occasione della Giornata Internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia,
#giovedigital si tinge di arcobaleno e prova ad esplorare l'offerta di salute digitale specificatamente dedicata alle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e queer.
Non è stato semplice, ma sembra che all'estero qualcosa si stia già muovendo.
ALCUNI ESEMPI ORIENTATI ALLA CURA...
Qspacehealth.com è un portale che gratuitamente permette di trovare, valutare e "recensire" professionisti della salute preparati nelle tematiche LGBTQ+. Il servizio, al momento
attivo solo nella città di Philadelphia (USA), è nato con l'obiettivo di aiutare le persone LGBTQ+ ad accedere a cure più adeguate e non discriminatorie. Infatti, anche in ambito sanitario, le persone LGBTQ+ presentano un rischio maggiore di subire violenze fisiche o verbali, il che incide negativamente sulla loro possibilità di cercare o ricevere cure per i loro problemi. Per tale motivo, Qspacehealth offre anche corsi di formazione specifica a professionisti e organizzazioni che operano nel settore della salute.
Sulla stessa scia SpectrumScores, il progetto di tre studenti di medicina della Pennsylvania che, oltre a Philadelphia, è disponibile anche a New York, Pittsburgh e Chicago.
Health Storylines, invece, è un applicazione che permette di raccogliere e tracciare alcune
informazioni (terapie, sintomi, umore, peso, pressione sanguigna, ecc.) ed eventualmente di condividerle con il proprio medico. La cosa interessante è che quest'app è stata lanciata lo scorso 5 giugno, in occasione del HIV Long-Term Survivors Awareness Day, cioè la giornata
dedicata a coloro che hanno convissuto più a lungo con una diagnosi di HIV. Tra gli altri, infatti, Health Storylines presenta Positive Living Storylines, un progetto direttamente rivolto alle persone con hiv più anziane, che si propone di aiutarle non solo a gestire la cura, ma anche ad unirsi per combattere la condizione di stigma, isolamento e svantaggio in cui spesso si trovano.
...ED UN ALTRO ORIENTATO ALLA RICERCA
Diversa, ma ugualmente interessante, l'idea alla base di The PRIDE Study, il primo studio longitudinale sul benessere e i bisogni di salute delle persone LGBTQ+ ad essere condotto interamente online (web o app per IOS) e a porsi esplicitamente l'obiettivo di condividere i risultati direttamente sulla piattaforma. Il vantaggio principale? Riuscire a raccogliere molti
In conclusione, da questo quadro, ciò che ancora una volta sembra emergere è che la salute digitale può aiutare a costruire una salute sempre più personalizzata, accessibile ed equa.
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