Psicoterapie LGBTQIAP+? 🌈
Spesso, ciò che – anche in situazioni di innegabile difficoltà – ci impedisce di chiedere aiuto è: la paura.
E di paura se ne può provare tanta e di tanti tipi.
C’è chi si preoccupa del giudizio proprio o altrui, chi vuole evitare di sentirsi debole, fragile o malato…
Se appartieni a un gruppo che viene sistematicamente svalutato, sottorappresentato o francamente discriminato, a queste si aggiunge il timore di non poter davvero ricevere l’aiuto di cui senti il bisogno.
Purtroppo, pur desiderandolo, molte persone LGBTQIAP+ ancora esitano ad intraprendere un percorso psicologico per paura di vedere confermato il loro stesso sospetto (che non è altro che un pregiudizio interiorizzato): quello di essere sbagliate, difettose, da “curare” per via del loro orientamento affettivo, sessuale e/o di genere.
Questa piccola guida vuole quindi ricordare che un approccio “LGBTQIAP+ friendly” esiste ed è riconoscibile!
Ciò non significa che tutte le persone LGBTQIAP+ chiedano un supporto per motivi strettamente legati al proprio orientamento e agli oggettivi svantaggi che ne conseguono, ma che ogni persona LGBTQIAP+ ha il diritto di cercare (e ricevere) un intervento che tenga conto della specificità della sua condizione di vita.
Io ci sono!
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